Leopoldo Gasparotto
Leopoldo Gasparotto nasce a Milano il 13 dicembre 1902. Figlio di un parlamentare, si laurea in giurisprudenza e diventa un celebre avvocato. Rifiuta dall’inizio l’ideologia del regime fascista e quando, dopo l’8 settembre 1943, a Milano, nasce la Resistenza, Poldo si iscrive al Partito d’Azione e partecipa alle fasi organizzative. È sempre pronto a fare la spola fra le città ed i vari gruppi di partigiani sulle montagne, per rincuorarli, istruirli, indirizzarli, per scegliere i centri di resistenza e procurare armi, viveri.
L’11 dicembre 1943 viene arrestato, condotto al carcere di San Vittore, a Verona e trasferito infine a al campo di Fossoli. Nonostante le torture cui viene sottoposto, non rivela nulla riguardo alla sua attività antifascista. Nel campo diventa presto una specie di guida e , con il suo esempio e la sua forza, rincuora i compagni, incutendo coraggio e speranza. Un giorno, Gasparotto fu trascinato fuori dal campo di Fossoli, portato in aperta campagna e ucciso brutalmente. La scomparsa di Gasparotto fu, per le persone rinchiuse nel campo, una grande perdita. A ricordo di Leopoldo Gasparotto sono state intitolate strade a Milano, a Varese, a Tremosine, a Sacile e a Fossoli.
Porta il suo nome la scuola primaria del paese.